Il Punto

E' veramente un momentaccio, era da un po' che la Virtus non prendeva quattro schiaffoni consecutivi e questo è anche record negativo in carriera per coach Sabatino. Tuttavia le inseguitrici a 12 punti non ne hanno saputo approfittare uscendo dalla quarta di ritorno tutte sconfitte.
Il fieno messo in cascina nell'andata e i segnali di ripresa che si sono visti soprattutto nel primo quarto della partita con Trapani rendono assolutamente eccessiva la sfiducia e le critiche che una parte dei tifosi comincia a manifestare nei confronti della squadra e dell'allenatore. Che vi sia stato qualche errore nell'assemblaggio in precampionato e successivamente nella finestra di mercato è un dato di fatto, anche se occorre tenere in considerazione i limiti del budget della società e le follie di un mercato dove anche giocatori modesti hanno quotazioni folli.
Si sapeva sin dall'inizio del campionato che questa squadra non potendo contare su un tasso tecnico particolarmente elevato doveva puntare sull'aggressività e sulla imprevedibilità; condizione fondamentale per questo tipo di gioco è una buona condizione fisica che permetta di difendere forte e spingere la transizione. Purtroppo questo è quello che è mancato nelle ultime partite. Se i giocatori per i più disparati problemi non possono allenarsi durante la settimana e scendono in campo acciaccati, per l'allenatore non c'è molto da fare, poi si può discutere sugli episodi: un cambio che si poteva anticipare, qualche tiro libero di troppo sbagliato, qualche pallone che si poteva gestire meglio nelle ultime concitate fasi delle partite, ma questo è spesso dovuto alla mancanza di tranquillità e alla scarsa condizione. Già nella partita persa con Trapani si sono visti segnali confortanti che sommati ai problemi delle avversarie dirette per l'ottavo posto, soprattutto Rieti e Argenta, lasciano sperare di aver saldato i conti con la sfortuna e rivedere presto la Toyota del girone d'andata.
Rivedere Lo Savio che domina a rimbalzo ed in più mette anche i liberi e Coppo che ritorna il terminare offensivo che conoscevamo ci fa ritenere che se ritroveremo presto gli altri desaparecidos: Pilat, Marchetti e Plazzi senza contare gli oggetti misteriosi Burini e Della Felba la squadra si toglierà dal pantano in cui si è cacciata.
Non dobbiamo dimenticare poi i 4 punti di vantaggio sulla nona che in un campionato da sempre equilibrato come la B1 sono un patrimonio importante, dopotutto anche Rieti che avevamo fatto esaltare subendo una sconfitta di proporzioni storiche è ritornata immediatamente con i piedi per terra andando a perdere a Ozzano.
La Virtus ha dimostrato nella partita con Trapani almeno di aver ritrovato il cuore che aveva smarrito a Rieti, se ritroverà anche la condizione ha ancora tutte le possibilità di raggiungere il traguardo dei Playoff coronando degnamente una stagione che ad oggi non si può non definire soddisfacente.
Per chiudere due parole sui tifosi, si può discutere di tutto, tranne che sull'impegno che i gialloneri mettono in campo, perciò lo sciopero del tifo per metà partita è sicuramente folcloristico ma ingeneroso nei confronti di una squadra e di un allenatore che potrà anche commettere degli errori, ma che non si è mai sottratto, alle sue responsabilità anche in occasione di sconfitte pesanti.

Lisa Laffi