Il Punto

Il pensiero, chissà poi per qualche motivo, corre al confronto di andata. Dove la Toyota, con una prova di grinta e carattere, mise a nudo la fragilità interna di una Maser che difficilmente ha sbagliato in trasferta, ma che tra le mura amiche talvolta ha toppato.
E pensando a quel match torna alla mente l'antisportivo sanzionato a 31" dalla sirena, ai liberi nelle mani di Antinori, a quell'ultimo pallone gestito con incoscienza da Benzi. Ma la sconfitta, probabilmente, era maturata prima con l'incapacità di una squadra, il Gira appunto, di chiudere il discorso quando avrebbe potuto. Confronto assai atteso perché si tratta di uno dei tanti derby che caratterizzano la via Emilia. Match vibrante perché la Maser resta attaccata, con i denti, alle prime posizioni, mentre la Virtus Imola ha incamerato una serie di sconfitte che hanno fatto precipitare la situazione di classifica. Non bastassero gli ingredienti classici di un derby ecco mille altri motivi per rendere elettrizzante (a patto che non si degeneri, come ha fatto qualche sciagurato nel confronto di andata) una sfida che, crediamo, nessuno vuole perdere. A maggior ragione Gianni Zappi, che a Imola ha scritto alcune delle pagine più belle della sua carriera da allenatore.
Volete un pronostico? Peccato che il basket non contempli il pareggio perché lo 0-0, in un confronto del genere, potrebbe essere il risultato più giusto (conoscendo l'attenzione e la meticolosità con cui proprio Zappi prepara la difesa).
Imola vuol vincere, Ozzano intende fare altrettanto per coltivare un piccolo grande sogno. Un risultato, non ci sono dubbi, la Maser l'ha già ottenuto riempiendo, ogni sabato sera, il suo palazzetto. Al resto dovranno pensarci i protagonisti in campo. E se proprio insistete ci permettiamo di fare tre nomi: Antinori, il cervello della squadra; Cotani, la forza e la freschezza; e Sigon, il lungo per tutte le stagioni e per tutte le occasioni (derby compreso).
E allora? Beh, prepariamoci a vivere un confronto che proporrà mille chiavi di lettura, offrendo molteplici interpretazioni. E che, soprattutto, il dopo partita risulti calmo e tranquillo. Come deve essere ogni partita che si rispetti.

Alessandro Gallo