Virtus Pallacanestro Imola 1936  
   
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Il punto di Federico Boschi
Sbancando l'ostico campo di Riva del Garda, dopo un precampionato da 10 vittorie in 13 amichevoli, la nuova Toyota mi ha chiaramente semplificato il compito. Il punto sui gialloneri, o su quello che hanno combinato fino a oggi Bonaiuti e compagni è, infatti, semplicissimo. Salieri, con precisione maniacale, quasi cabalistica, ha riproposto una pre-season in fotocopia a quella del 2002/3: stessa data di partenza, 31 luglio, stesso numero di amichevoli, 13, forse anche lo stesso numero (3) di giorni di riposo... Unica differenza il mini-ritiro a Montereale, a dimostrazione che il club di via Pisacane vuole continuare a migliorare e a migliorarsi.
Ed è innegabile che l'ultima gestione tecnica abbia portato enormi benefici, non solo a livello di risultati, alla società giallonera. L'unico rammarico, ed è giusto ribadirlo anche su queste colonne, è non aver confermato Giuliano Maresca. Un errore grave non solo per il valore del giocatore, chiarissimo a tutti, quanto per una continuità che la Virtus doveva e poteva avere. Una continuità inserita in un programma che prevedeva una crescita graduale, spalmata (termine poco gradito a Galassi...) su tre anni. Con questo non voglio per nulla sminuire il gruppo attuale, che sta già dimostrando valore, determinazione e grande carattere, o l'ottimo lavoro che è stato fatto per assemblarlo con un budget tutt'altro che principesco, ma non ci vuole un'aquila per capire che tre conferme dopo un quinto posto straordinario siano un po' pochine.
Chiuso il piccolo capito dedicato alle note dolenti, posso riprendere raccontandovi di una B1 sempre più interessante e competitiva che, dopo aver catturato fior fior di giocatori, ha accolto anche la Virtus 1934, spot gratuito e graditissimo visto che la nuova società bolognese è stata inserito nel girone della Toyota. Ma queste cose le conoscete già benissimo, quindi mi dedico ad altro.
Probabilmente l'incognita maggiore è il ritorno nel raggruppamento <nordico>, che oltre alle sette compagini emiliano-romagnole, annovera squadre di Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige, oltre a Gorizia e Padova che facevano compagnia alla Virtus anche l'anno scorso.
Forse ha ragione Salieri quando dice che il livellamento è maggiore rispetto al girone B, ma certi "campacci" quest'anno Bonaiuti e soci non li troveranno di certo. L'esordio vincente a Riva del Garda è già una piccola dimostrazione di questa teoria. Il secondo turno, invece, prevede la sfida con Vigevano, che nella memoria collettiva del popolo giallonero rievoca ricordi poco simpatici, ma che si spera possano restare legati solo al passato. Certo vedere l'ambizioso club lombardo ancora in B1, dopo numerose stagioni spese (e che spese...) a caccia della promozione, dimostra quanto sia difficile salire al piano di sopra _ a proposito i posti per la Legadue sono tre _ ma le favorite sono altre. Qualche nome? Chiudo con un pronostico, nel girone A metterei Soresina e Forlì ai primi due posti, mentre nel B le mie candidate sono Montegranaro e Rieti. Per la promozione, invece, faccio fatica a credere che Caserta non si aggiunga alle altre due compagne di raggruppamento per dominio totale del Sud. Il bello della B1, comunque, è che difficilmente i pronostici vengono rispettati. Tutti, quindi, hanno il diritto di sognare.

Federico Boschi

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