IL PUNTO DI RICCARDO ROSSI



IMOLA - Va bene sono passate solo 7 giornate di regular season ed è ancora presto per lanciare verdetti, ma qualcosa il campionato di B1 l'ha già fatto vedere. La Lega ci sembra quanto mai viva e forte, il livello tecnico ha subito un netto miglioramento rispetto alle passate stagioni, per non parlare poi del piano fisico e di quello tattico. Di "armate" brancaleone inutile cercarne, di "vecchie cariatidi" o "giovani senza futuro" (caratteristiche delle ultime B1) sono rimaste ormai solo poche tracce e quasi tutte le società hanno deciso di investire energie e denaro, in quello che risulta essere (retorica a parte) il vero campionato "specchio" della pallacanestro italiana. Proviamo quindi ad evidenziare i giocatori destinati a recitare un ruolo importante anche al piano di sopra ed i migliori fino a questo punto.

TOP FIVE GIRONE SUD
Play - maker: Mauro Quaroni (Toyota Imola). La sua leadership è indiscutibile, per non parlare poi delle due gambe esplosive che mamma gli ha fatto e del software al posto del "cervello". Da inizio campionato non sta sbagliando una scelta, sa coinvolgere i compagni e nei momenti importanti delle partite si prende le proprie responsabilità. Ha il vantaggio di aver scalato passo dopo passo la piramide della pallacanestro italiana, ma per reggere il passo in Legadue e A-1 deve migliorare il tiro da fuori, perché l'anno prossimo ad attenderlo dentro l'area ci saranno dei "giganti neri brutti e cattivi".

Guardia: Daniele Cinciarini (Fulgor Forlì). Insieme a Compagni ha trasformato la Fulgor da delusione del campionato 2001-2002, a corazzata di quello 2002-2003. In estate tanti lo hanno cercato ed alla fine, status di Under a parte, bisogna ammettere che avevano ragione. Questo ha già l'esplosività giusta per "spanierare" in Legadue e poi attenzione, il talento non gli manca, come pure la capacità di adeguarsi alle esigenze di un gruppo.

Ala piccola: Matteo Bastoni (Rvb Castel San Pietro). L'unica incognita resta quella di carattere atletico, perché al ragazzo difettano i muscoli ed i "garretti", ma tutte le altre cose sono al posto giusto. Sembra nato per giocare a pallacanestro ed ha una caratteristica amata da ogni allenatore: sa fare le cose giuste per vincere. Prima del salto gli serve un altro anno di B1, magari lontano da Castel San Pietro, dalle abitudini consolidate degli ultimi anni e soprattutto da un sistema di gioco quasi impossibile da utilizzare in Legadue, dove il pressing agli americani fa solo il solletico.

Ala-pivot: Manuele Mocavero (Medical Caserta). L'anno scorso ha trascinato Campli alla promozione in B2 e nel settore dei lunghi, certamente più povero a livello tecnico, rappresenta l'unico vero punto di riferimento. Perché? E' 205 centimetri, sa giocare alla grande da numero 4 ed ha quella dimensione dentro-fuori fondamentale nella pallacanestro moderna. Certo deve crescere, aumentare il proprio tasso di fisicità e capire che potrebbero arrivare anche compiti diversi per lui (pochi tiri, tanto lavoro sporco), ma questo dalla Legadue all'A1 lo tengono d'occhio tutti.

Centro: Filippo Gagliardo (Ancona). Forse andremo controcorrente, ma ci sembra l'unico lungo davvero futuribile del girone Sud della B1. Partiamo da un dato: questo, nel maggio scorso, ha regalato l'A2 a Teramo, facendo saltare i perfetti piani tecnici di Ozzano in gara3, a suon di rimbalzi offensivi e canestri. Primo dato che ne scaturisce: non ha paura e non sente la pressione. Secondo punto: è ruvido, atletico e regge l'urto dentro l'area, ma sa anche controllare il corpo, segnare un canestro nel traffico e restare 20' senza toccare un pallone. Ecco, la chiave sta proprio qui. Fin'ora i suoi allenatori e compagni di squadra gli hanno sempre dato poca fiducia, ma da un momento all'altro Gagliardo può esplodere.

Naturalmente ci siamo astenuti dallo sparare i nomi più conosciuti, quelli dei califfi della B1 o dei veterani in cerca di gloria ed allora, visto che il giochino ci piace molto, chiudiamo con il secondo quintetto.
Play: De Martini (Padova). Guardia: Bonaiuti (Toyota Imola). Ala: Manuel Carezzo (Banco di Sardegna). Ala-pivot: Basei (Padova). Centro: Carpiteti (Montegranaro).

Riccardo Rossi