IL PUNTO DI MARCO MARTINELLI

Il campionato di B d'eccellenza (Fulgor Forlì a parte che, presto o tardi, come tutti, avrà un calo) si sta rivelando come al solito equilibrato e sempre pronto a ribaltare i commenti fatti una settimana prima. La Toyota è passata in trasferta per la quarta volta in questa stagione dimostrando ancora una volta di essere una squadra con gli attributi. Ozzano non è la corazzata dell'anno scorso, ma per favore non togliamo nessun merito ad un Imola perfetta dal punto di vista mentale. Così come sarebbe anche giusto pensare che a volte le sconfitte arrivano perché sono gli altri che giocano meglio. Si perché se è vero che in casa con Ancona, Quaroni e compagni hanno balbettato, ma è altrettanto vero che la squadra di Coen ha giocato una partita tatticamente perfetta fatto di una difesa sporca e un attacco guidato da tre (e non uno) giocatori in serata di grazia (leggi le statistiche di Bigi, Feliciangeli e Maggioni). La stagione di Imola fin qui è da applausi e se mai arriveranno momenti meno brillanti è necessario fare un respirone e ricordarsi sempre che si è partiti con l'intenzione di lavorare su un progetto a lungo termine. I restanti due terzi del campionato sono inevitabilmente legati a molte variabili. Giocarsi sempre le partite punto a punto (pare questo il destino della Toyota) significa che una stagione può cambiare con un tiro libero, con una palla persa, con un canestro sulla sirena. Le parole di Galassi hanno fatto capire che alla fine del girone d'andata potrebbero esserci dei cambiamenti in corsa. Nessuno vuole osare contestare una decisione legittima ma crediamo che una simile scelta dovrà essere valutata con grande attenzione. E' fresco il ricordo della scorsa stagione (l'ormai arcinoto cambio Verderosa-Burini), che magari non ha nessun punto in comune con quella di quest'anno, ma se non altro ha insegnato come basti davvero poco per rompere un giocattolo. L'ultima considerazione riguarda il pubblico: giustamente titubante all'inizio, curioso dopo qualche partita, nuovamente entusiasta nell'ultimo periodo. Chissà che dopo due anni questo pubblico non riesca nuovamente ad assaporare il gusto dei play off...

Marco Martinelli