IL PUNTO DI ANDREA MIRRI

IMOLA- Oltre che a scuola, febbraio è tempo di "fine primo quadrimestre" anche per il campionato e così, nel più classico "giochino" da giornalisti, è il momento di un bilancio della prima parte di un torneo finora dominato dalla Vem Sistemi Forlì. I numeri del resto parlano in favore della squadra di Friso, la vera secchiona del girone: imbattuta in casa, la "Benetton di B1" (a livello di statistiche, si intende...) scrive quasi 95 a partita, con il Luna Park del Villa Romiti al quale si divertono tutti tranne gli avversari. La domanda è: può durare così? Anche se ai play-off la storia sarà diversa, è difficile ma non impossibile che questa possa essere la volta buona per i forlivesi, che dopo la sconfitta a Montegranaro ricevono in questo turno Sassari. Entrambe le inseguitrici dei forlivesi, dopo un avvio traballante, hanno cambiato marcia tornando prepotentemente in corsa, un pò come quegli studenti che, dopo le prime botte nei denti, si mettono in riga e chiudono con la media del 7. La sorpresa del torneo è sicuramente la Toyota a quota 22, che gli "espertoni" davano sì nelle corde dei ragazzi di Salieri, ma a fine anno e se tutto fosse andato bene. Essere arrivati a questo punto con 5 vittorie in trasferta è un dato importante in un torneo così equilibrato, in cui anche "l'asino" (tanto per rimanere in tema scolastico) Mestre ha dato segni di vita. Il traffico a metà classifica è discretamente intasato per cui di qui alla fine non bisognerà più sbagliare tra le mura amiche, trasformando in 2-0 tutti i successi esterni del girone di andata. Il risveglio dei Bears non fa certo piacere alla deludentissima Ozzano, malata cronica per la quale nemmeno il dottor Di Vincenzo sembra aver trovato la cura giusta. I movimenti nella finestra di mercato appena chiusasi non sono certo mancati: le "ripetizioni" del professor Gentile hanno rivitalizzato Caserta, con la quale ai piani alti dovranno fare i conti tutti di qui alla fine. Fedele al discorso cominciato a giugno, la Virtus ha seguito la strada del buon senso, con il bilancio come vincolo e gli errori dello scorso anno come monito: l'inserimento di Maresca e Vendramin allunga la panchina, la conferma di Di Gioia rappresenta la scelta probabilmente più saggia.

Il derby di stasera rappresenta per entrambe il primo bivio della stagione: vincere non solo vorrebbe dire avere due punti in più degli avversari (e per la Virtus un 2-0 che non farebbe schifo...) ma darebbe una grande carica per proseguire nell'ottimo lavoro sin qui svolto sia da Salieri che da Padovano. Castel San Pietro viene dalla prestigiosa vittoria su Rieti, Imola ha steccato in pieno a Gorizia: 22 punti a testa, così come all'andata le due arrivano a pari punti al derby. Superfluo dire come vorremmo che finisse!

Andrea Mirri